Scopri il Forte

Forte Santa Tecla venne costruito tra il 1755 ed il 1756 dalla Repubblica di Genova, per meglio controllare la popolazione sanremese che nel 1753 era insorta contro il dominio genovese.

La dotazione difensiva del forte era di 16 pezzi d’artiglieria, disposti sui baluardi anteriori e di altri 5, più piccoli, sul bastione meridionale. Il Nostro Forte rimase nella sua funzione di presidio fino alla caduta della Repubblica di Genova e la costituzione della Repubblica Ligure nel 1797.

Dal 1815 Il Forte venne adibito a Caserma della Fanteria del Regno di Sardegna e, poco dopo, nel 1835 a Caserma del Corpo dei Bersaglieri, appena costituito.

Nel 1864 le mutate esigenze strategiche fecero perdere qualsiasi interesse per una presenza militare a Sanremo e così nel 1864 il Forte venne adibito a carcere con i bersaglieri che ne mantennero il presidio per i primi anni, mantenendo tale funzione fino al 1997.

L’architettura

Il Forte prevedeva dunque tre baluardi, posti ai vertici della pianta triangolare. I due verso la città, di nuova costruzione, mentre quello verso mare era costituito dalla torre seicentesca inglobata nella nuova costruzione. Il Forte era stato studiato per poter essere difeso da un’ottantina di uomini. Gli ambienti erano disposti su tre livelli intorno al cortile centrale, a pianta rettangolare. Il portone d’ingresso era posto verso la città, e le mura erano ulteriormente protette da un sistema di spalti, poi demoliti nel corso degli anni.

Forte Santa Tecla, così come altri forti del periodo, seguiva i principi costruttivi delle cosiddette Fortificazioni alla Moderna, definiti dai primi trattati sull’argomento del XV secolo in avanti, debitori in particolare delle novità introdotte dalle opere di Antonio e Giuliano da Sangallo. I nuovi principi costruttivi, dettati dall’uso di cannoni via via più performanti, imponevano uno studio approfondito dei profili delle mura e dell’andamento altimetrico dei fossati circostanti, così da impedire il fuoco diretto sulle mura stesse.

La piazza d’Armi. Un tempo cortile scoperto è da sempre il fulcro funzionale della costruzione. Ai tempi del carcere venne aggiunta la passerella che correva al livello del primo piano, per consentire l’accesso alle celle. Con il progetto di restauro la memoria della passerella è stata mantenuta con la realizzazione di una nuova struttura metallica che corre tutto intorno al cortile. La Piazza d’Armi è stata infine coperta, con una moderna struttura a capriate in legno lamellare e vetro.

Il Magazzino di Ponente, usato originariamente per lo stoccaggio del materiale, presenta una pianta trapezoidale (la parete di fondo segue l’andamento inclinato del perimetro triangolare del forte), è a doppia altezza e coperto da volta. Dalle planimetrie ottocentesche, con la trasformazione del Forte in caserma, venne adibito a cucina: sul lato sinistro è ancora visibile una sorta di piccola abside, con un soprastante camino, presumibilmente l’antico forno. Una grande finestra sul fondo (forse ampliata nell’Ottocento) dà luce all’ambiente. Ai tempi del carcere la sala era adibita a spazio comune dei detenuti, utilizzata nei giorni festivi per le celebrazioni religiose. Con il restauro è stata decisa la rimozione completa degli intonaci riportando alla luce la tessitura muraria della struttura. Ora è usata come sala conferenze.

I magazzini di Levante. Originariamente destinati a magazzini per l’artiglieria (così sono indicati nel rilievo successivo alla costruzione), nel rilievo del 1758 sono indicati genericamente come magazzini. Riportati grazie al restauro all’originaria spazialità descritta dai rilievi settecenteschi, furono in parte suddivisi da tramezze nel corso degli anni: in particolare nel corso degli anni Novanta del XX secolo erano destinati ad uffici (sala matricola, ufficio del Comandante del Carcere) e, la sala posta verso il cortile, ad infermeria. Ora sono destinati a spazi espositivi.

I Bastioni. Con i recenti lavori di restauro è stato possibile recuperare gli spazi dei bastioni e delle terrazze. Qui erano collocate le batterie dei cannoni: sedici rivolti verso la città, sui bastioni a Nord, cinque rivolti al porto e alla zona della Marina, sul bastione Sud. Da questo punto di vista è possibile notare la differenza del bastione meridionale, che venne ricavato inglobando nella struttura del Forte il l’antico “Castello Marittimo” che risaliva al 1613.

Il forte al tempo del carcere

il cortile
la cisterna